Se è piuttosto difficile prevenire il declino economico di un paese, risulta più facile prevenire il declino del nostro cervello, se questo ha una causa vascolare. Come? Quando compare una perdita di memoria questa può essere il segno di un iniziale declino cognitivo cardiovascolare o il segno della più grave malattia nota come Alzheimer. La Fondazione Cardiologica Myriam Zito Sacco e l’Associazione Cardiologica Forlivese hanno progettato un programma che può aiutare a rallentare il declino cerebrale, se di origine cardiovascolare.
I destinatari di questo progetto sono medici di medicina generale della nostra città che, assistiti da specialisti cardiologici, geriatri e neurologi, avranno l’occasione di aggiornarsi sulle più recenti possibilità terapeutiche del settore. Il corso formativo per medici ECM -Educazione Continua in Medicina- autorizzato dal Ministero della Sanità si è svolto sabato 12 novembre presso la sede della Fondazione Cardiologica Sacco.
Il progetto operativo, a partecipazione gratuita con i costi coperti dalla Fondazione Cardiologica Sacco, partirà da gennaio quando saranno selezionati 20 anziani che presentano i primi segni di deficit della memoria su cui si cercherà di intervenire precocemente per rallentare il declino mnesico e motorio. «Ci saranno ore dedicate al ballo, a passeggiate, alla ginnastica cognitiva e alla disciplina del Tai Chi. Quest’ultima è un’antica arte marziale cinese che, secondo recenti studi, è stata in grado di aumentare il volume del cervello, contrastando potentemente le conseguenze della malattia. Sarà compresa inoltre una valutazione neuropsicologica iniziale e finale».
La Fondazione ha affidato al geriatra Dottor Giulio Cirillo la direzione di tale programma, e in collaborazione con la scuola di ballo Camporesi di Castrocaro e la palestra Lotofit di Forlì, accompagnerà gli anziani in questo percorso. Anche il maestro di Tai Chi, Yuan Zumou, in visita presso la Fondazione Cardiologica Sacco in occasione di una rara intervista ha confermato: «questa arte marziale, con i suoi movimenti lenti contrasta gli effetti nefasti della stress della vita quotidiana. E queste concatenazioni di gesti, chiamate meditazioni in movimento, sono particolarmente adatte allo scopo. Il tutto non è solo un modo per tener occupati gli anziani, ma ha un importante funzione integrativa e complementare al trattamento farmacologico».